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Visualizzazione dei post da 2016

Lyndall Gordon - Come un fucile carico, la vita di Emily Dickinson

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Certi libri non sono solo semplici letture, sono vere proprie esperienze che ti cambiano e ti restano impigliate dentro senza volersene più andare. La biografia di Emily Dickinson scritta da Lyndall Gordon rientra sicuramente in questa categoria! Emily Dickinson è una figura che da sempre mi affascina e mi attira nonostante resti in parte un enigma. Le sue poesie, studiate male ai tempi dell'università, mi hanno sempre colpito per il loro intimismo domestico, il parlare di gesti quotidiani, come il ripiegare lo scialle su una sedia o una mosca sulla carta da parati, accostato a temi cosmici come l'eternità, l'anima, l'aldilà. Io so però che la poesia non è il mio genere e mai lo sarà. Nonostante ciò, in tutti questi anni mi era rimasta la voglia di conoscere meglio la poetessa e saperne di più. Attorno a lei sono nate tante leggende, come che si fosse reclusa in casa dopo un amore finito male, che vestisse sempre di bianco, che si nascondesse dietro una porta d

Quando il Genio supera se stesso: 22/11/63 di Stephen King

Come posso adeguatamente commentare uno degli autori che più amo, quando riesce a superare se stesso e a dare alle stampe un romanzo che non è solo uno dei suoi migliori, anzi forse IL suo migliore, ma a creare una summa della sua immensa produzione? Il romanzo di King 22/11/63 è una delle opere del "Re"che ha avuto un profondo impatto e mi ha spinto a studiare e approfondire tutto ciò che sta dietro al romanzo. Da questo desiderio di curiosare non solo tra le pagine del romanzo, ma anche tra i reali protagonisti e le suggestioni private che hanno influenzato il romanziere, nasce questo serie post. Di seguito troverete una guida, spero esaustiva, al mondo di 22/11/63. Ai personaggi veri, alla musica, letteratura, cinematografia a cui King da riferimento. Sicuramente non sarò stata in grado di riassumere tutto in qualche breve post ma ci ho provato! Qui qualche riflessione sul romanzo Qui, invece, una mini guida ai personaggi realmente esistiti nominati nel libr o

Altri riferimenti in 22/11/63 di Stephen King

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Numerosi sono i riferimenti al mestiere di scrittore o ad altre sue opere, a film e personaggi dell'epoca Riferimenti all'universo kinghiano: 1. " Conosco i fondamenti della suspense. O almeno dovrei conoscerli, nella mia vita ho letto abbastanza thriller. La prima regola è: il lettore deve continuare a chiedersi cosa accadrà. " 2. Viene nominato in almeno due occasioni il carcere di Shawshank, al centro di un racconto contenuto nella raccolta "Stagioni Diverse". 3. Numerosi sono i riferimenti agli omicidi che insanguinano Derry nel romanzo "It" . Jake parla anche con due dei protagonisti di quel romanzo. 4. "Come farò a raccontarvi? Ci proverò, ma dovrete tenere presente che a Derry la realtà è solo una sottile pellicola di ghiaccio sulla superficie di un lago scuro e profondo." 5. "Un universo di orrore e smarrimento circonda un palcoscenico illuminato, sul quale noi mortali danziamo per sfidare le tenebre."

Riferimenti letterari in 22/11/63 di Stephen King

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Non solo canzoni, Stephen King riempie il suo 22/11/63 di numerosi riferimenti letterari ad altre opere e scrittori, molti dei quali lo hanno profondamente influenzato. L'avvertenza è sempre la stessa! Ecco quali sono: 1. Shirley Jackson - Gente d'estate (racconto) Al suo primo viaggio negli anni '50 Jake-George discute di questo racconto con Frank Anicetti jr. mentre beve una root beer nel suo negozio. Shirley Jackson (1916 - 1965) è un'autrice statunitense che ha avuto un'enorme influenza su King. Autrice di alcuni celebri romanzi e racconti gotici, è conosciuta soprattutto per il romanzo "L'incubo di Hill House" e per il racconto "The Lottery" . "Gente d'estate" è uno dei suoi racconti. 2. Parlando con Al Templeton, che cerca di convincerlo a compiere la sua missione, Jake-George dice di essere solo un insegnante che può al massimo spiegargli la tematica edipica dei romanzi di Thomas Wolfe. Nel corso della ste

Personaggi realmente esistiti in 22/11/63 di Stephen King

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Se volete saperne di più sui personaggi realmente esistiti che animano le pagine del romanzo 22/11/63 di Stephen King e non avete voglia di andare a cercare su Wikipedia, bene, ho già fatto io tutto il lavoro sporco e potrete trovare qui di seguito qualche informazione utile: John Fitzgerald Kennedy Fu presidente degli Stati Uniti dal 1961 al 1963, quando fu assassinato da Lee Harvey Oswald. Di origini irlandesi e proveniente da una famiglia di Boston molto in vista, fu il primo presidente cattolico della storia americana e, benché rimase in carica per poco, il suo mandato fu caratterizzato da importantissimi avvenimenti: la costruzione del muro di Berlino, la crisi dei missili a Cuba, gli antefatti che portarono alla guerra del Vietnam, la corsa alla conquista dello spazio, l'allunaggio, l'inizio del movimento per i diritti degli afroamericani. Jacqueline Kennedy Onassis Apparteneva ad una famiglia dell'alta società newyorkese le cui origini risalivano a mercant

Riferimenti musicali in 22/11/63 di Stephen King

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Qui di seguito troverete un piccolo compendio e qualche link sui riferimenti musicali contenuti nel romanzo 22/11/63 di Stephen King. L'avvertenza è una sola: Parlandovi del romanzo nella sua interezza, e citando situazioni e personaggi potrei indirettamente svelarvi qualcosa nel caso ancora non abbiate letto il romanzo… quindi… occhio!!! Se invece siete troppo pigri per aprirvi tutti i link ad uno ad uno c'è perfino una playlist spotify che potrà farvi da colonna sonora durante la lettura e farvi entrare nell'atmosfera del romanzo… https://play.spotify.com/user/21jjzfzgpizzyl554reacwsty/playlist/70oTU4Jin4gFOAMtR5b5ze 1. Di ritorno dal suo primo viaggio Jake-George ascolta una stazione di musica anni '50 che trasmette: Danny & the Juniors - Rock and Roll is here to stay , Little Richard - Lucille , Ernie K. Doe - Mother-in-Law 2. Carolyn Poulin riceve il suo diploma sulla sedia a rotelle nell'anno in cui  The McCoys - Hang on Sloopy  è in cima alle

Perché 22/11/63 è il capolavoro di Stephen King

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Talvolta mi capita di iniziare un libro semplicemente perché tutti ne parlano bene, perché conosco altrettanto bene l'autore e ho letto tanto di suo, perché è ora di leggere proprio quel volume che da tempo aspetta in libreria e poi... BANG ! Incontro uno dei libri della mia vita!!! Questo è stato il percorso che mi ha portato alla lettura di 22/11/63 di Stephen King , libro che mi ha accompagnato per circa dieci giorni della scorsa estate, ma i cui effetti si stanno ancora facendo sentire, nell'onda lunga delle sensazioni e della nostalgia per i suoi personaggi e per le sue atmosfere. Stephen King è uno dei miei autori di riferimento, di suo ho letto veramente tanto e se mi seguite almeno un po' saprete che proprio su di lui era incentrata la mia tesi di laurea. Di King conosco ed amo soprattutto i suoi esordi e la produzione degli anni '80. Credo che sia uno scrittore molto complesso che si nasconde dietro la semplicistica definizione di "re dell'horro

"Il sogno di Keribe": il viaggio onirico di Ilaria De Togni

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Chi dice che bisogna fossilizzarsi sempre nella propria confort zone e non uscirne mai? Sono da sempre dell'opinione che il modo migliore per aprirsi al mondo e crescere spiritualmente sia quello di non avere paura di sperimentare, tentare nuove strade, buttarsi in nuove avventure! E dal momento che nell'ultimo periodo posso viaggiare soltanto con la fantasia, mi sono detta: perché non uscire dalla grigia routine con un bel fantasy tutto italiano? L'occasione è arrivata grazie alla Gargoyle Books , che, dopo un periodo di stop, ha ripreso le sue pubblicazioni lo scorso 3 novembre con il fantasy "Il sogno di Keribe" di Ilaria De Togni , che ho avuto l'opportunità di leggere in anteprima! È stato un viaggio affascinante in una mitica terra popolata dai Ridestati e mi sono sentita attirare dentro le sue pagine, con i personaggi che prendevano vita nella mia mente, completamente risucchiata da questo universo! Insomma, un'esperienza che vi consiglio!

Il "New Weird" di "Annientamento"

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I libri di cui si discute e si favoleggia troppo tendono a diventare per me delle chimere che poi, quando li leggo, non corrispondono mai alle aspettative che mi ero fatta e alle volte si rivelano anche delle cocenti delusioni. Stavolta non è andata proprio così, però non posso nemmeno dire di sentirmi del tutto soddisfatta da questo primo capitolo della "Trilogia dell'Area X" . Questo libro parte bene, anzi benissimo, ma delude un po' sul finale, quando diventa troppo fumoso e filosofico, inafferrabile e ipotetico; per interderci, come quei film di mostri che sono forti fino a che le sembianze del mostro non vengono svelate . Nonostante ciò mi ha lasciato con sensazioni strane e inafferrabili e mi ha indotto a fare dei gran "viaggi" immaginando ciò che si nasconde l'Area X! Perché un po' alla Lost o alla Prometheus (il prequel di "Alien" di qualche anno fa) Vandermeer pone sul campo tanti misteri ed implicazioni senza poi dare vere ri

"Harry Potter and the Cursed Child": un nuovo capitolo della saga o una boiata pazzesca?

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Bene, bene. Fuori fa freschino, per non dire freddo. Cammino per strada e la brezza mi spazza il viso e così, ispirata da questo tempo autunnale, oggi vorrei discutere di uno degli argomenti letterari più caldi degli ultimi mesi, ovvero il ritorno in libreria del maghetto più famoso e adorato di tutti i tempi : Harry Potter ! Se ne è tanto dibattuto, in toni tutt'altro che lusinghieri sul finire di luglio, quando il testo è uscito nelle librerie inglesi, e se ne sta riparlando ora che è stato finalmente pubblicato anche in Italia. Io l'ho letto ormai da due mesi, facendo qualcosa che non faccio quasi mai, cioè leggere un libro perché tutti lo stanno leggendo e ne stanno parlando (bene o male non importa). Ma Harry è Harry e stavolta la curiosità di sapere come fosse questo nuovo tassello della saga ha avuto la meglio sulle mie abitudini di lettrice. Quindi...ok... Iniziamo subito facendo outing … Ve lo devo proprio dire: a me "Harry Potter and The Cursed Child"

Scream Queens: le regine dell'urlo, del nonsense e dello humor nero

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Prendete una manciata di cliché tratti direttamente dai film horror anni '80 (assassini mascherati, ragazze sceme che urlano o si avventurano in scantinati bui venendo ovviamente fatte fuori dopo pochi istanti, etc.), aggiungete un campus universitario, due associazioni studentesche piene di fusi di testa, alcune stronze griffate da capo a piedi , aggiungete molti outfit usciti direttamente dalla moda più cotonata ed esagerata di quel periodo e una stagionata (ma ancora affascinate) star dei film horror. Shakerate con tanto humor scorrettissimo e una buona dose di nonsense e otterrete... SCREAM QUEENS , la più geniale ed irriverente serie TV che mi sia capitato di vedere ultimamente!! Dai creatori di AHS Ryan Murphy e Brad Falchuk e con grandi nomi nel cast ( Emma Roberts , già nel cast di AHS, Abigail "Little Miss Sunshine" Braslin , Oliver Hudson , figlio di Goldie Hown, la cantante Ariana Grande , Lea Michele from Glee, ma soprattutto Jamie Lee Curtis , sta

Ode to a Lobster

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L'altra sera mi è capitato di vedere finalmente un film la cui uscita mi aveva particolarmente incuriosito la scorsa stagione cinematografica. Sto parlando di " The Lobster" (sì, avete letto bene, voi che conoscete un po' l'inglese, il titolo, tradotto in italiano è proprio "L'aragosta"!) con Colin Farrell, Rachel Weisz, Lèa Seydoux, Olivia Colman, regia del greco Yorgos Lanthimos, ma produzione anglosassone. Fin dalle prime immagini ho capito di trovarmi di fronte ad un film "altro", uno di quei cult semi-sconosciuti  da fruire nella sala deserta di un cinema d'essay - e se si potesse ancora fumare nei luoghi pubblici la sala sarebbe satura di fumo - uno di quei film che quasi nessuna conosce ma che sono capaci di farti riflettere per giorni. La trama è una delle più strambe in cui io sia incappata ultimamente: In un futuro distopico molto molto vicino alla nostra realtà, è vietato essere sigle . L'amore è un obbligo e c