Fatevi spaventare da "Crimson Peak"


Ieri sera sono stata al cinema a vedere il nuovo film di Guillermo Del Toro di cui tutti parlano…eh...bè… ho ancora gli occhi a cuore!!!
Vi basti sapere che dopo essere tornata a casa non sono andata subito a letto. No. Ho dovuto prima buttar giù il "canovaccio" per questo post e oggi ho l'occhio pallato da gufo neanche fossi Edwige, il gufo di Harry Potter!



Il film è perfetto per le amanti come me dell'Ottocento, inglese prevedibilmente, per chi ama la letteratura gotica di quel periodo, le porte che scricchiolano, le presenza che ti spiano e ti poggiano una fredda mano sulla spalla, le magioni diroccate immerse nel più completo silenzio di una brughiera desolata e sconfinata.
È un film per chi ama essere spaventato ma gentilmente, senza dover necessariamente fare salti sulla sedia, senza effetti eccessivamente splatter. Devo ammettere che alcuni ci sono e mi è toccato chiudere gli occhi, ma questi elementi "sanguinolenti" sono sempre stati presenti fin dalla notte dei tempi. Basti pensare alla versione originale di certe fiabe. Uno esempio tra tutti, la versione originale di Cenerentola, in cui le sorellastre si tagliavano parti di piede solo per calzare quella benedetta scarpina…roba per stomaci forti!!!

Crimson Peak è un film che si rivolge soprattutto alle ragazze che aspirano ad essere almeno per una volta nella vita delle "damsel in distress", che amano rabbrividire e che non possono fare a meno delle storie macabre.
L'intento è chiaro fin dall'inizio perché la protagonista Edith (interpretata da Mia Wasichoska) lo dichiara in apertura che i fantasmi esistono; e infatti un fantasma appare subito, è il fantasma di sua madre venuto dall'aldilà per metterla in guardia verso il suo futuro che la aspetta.
Il fantasma è classico che più classico non si può. È una presenza che striscia nell'ombra, che ti raggiunge mentre sei a letto o nella classica vasca da bagno. E' un'anima tormentata che non riesce a trovare riposo.
Anche l'intreccio amoroso è classico che più classico non si può. La giovane e ingenua Edith, che sogna di fare la scrittrice (ma non vuole assomigliare a Jane Austen, bensì alla più interessante Mary Shelley, altra dichiarazione di intenti), è contesa dall'amico d'infanzia buono, belloccio, facoltoso (ma con una madre  e una pettinatura che quelle sì fanno fare un salto sulla sedia!). Lei ovviamente si fa sedurre da un baronetto spiantato quanto affascinante, insomma da Tom Hiddlestone, che con quell'occhio languido e con quell'espressione da finto cane bastonato è così oscuro e presago di guai che non gli si può resistere... Mi suonasse il campanello lo seguirei anche io ovunque mi volesse portare, perfino nella tormenta rosso sangue... Tom portami pure dove vuoi e fai di me ciò che desideri!

...comunque... Tom la porta nella sua avita magione nel bel mezzo del nulla, una casa tanto vecchia che il tetto sfondato lascia entrare pioggia e neve che cadono in abbondanza. Perché la magione è posta in un luogo disperso, "in culo ai lupi" diremmo in gergo, in un posto in cui quando fa bel tempo nevica e ci sono quindici gradi sotto zero! E la casa sta anche sprofondando nella terra rosso sangue su cui è costruita. Insomma, un posticino non propriamente accogliente, che mette i brividi; infatti Edith lo dice subito che fa più freddo dentro che fuori. Ed è un gelo interiore e chi raggela i sentimenti più della casa è la sorella del bel baronetto, (una strepitosa Jessica Chastain) tanto bella quanto glaciale, che fa di tutto per mettere a disagio la fresca sposina.
Quella terra rosso sangue che incombe su ogni cosa, che gronda dai vecchi muri umidi, che occhieggia dalle cisterne per ricavarne i mattoni da costruzione, non può essere portatrice di nulla di buono, quel rosso richiama al sangue e Edith non potrà liberarsi dei fantasmi e delle presenze malefiche che infestano la bicocca.

Il film è magnifico. Ogni elemento si incastra perfettamente. Si esce dal cinema desiderando di poter indossare uno degli ampi abiti ottocenteschi di Edith, sperando che un giovane baronetto spiantato ci inviti a ballare un valzer, tanto perfetto che sia capace di non far spegnere una candela tenuta tra le mani dei due ballerini.


Commenti

Pamela ha detto…
Damsel in distress :) sarebbe un bel nome per un book club! All'iscrizione un sexy baronetto per tutte XD
Scherzi a parte, come sai non mi ha entusiasmata, ma ci ho trovato comunque molti pregi. L'ambientazione è perfetta... ho apprezzato moltissimo il contrasto tra il candore della neve e il rosso sangue dell'argilla. Jessica Chastain, poi, regala un'interpretazione da premio Oscar.
p.s. ...ma infatti, parliamo un attimo della pettinatura del dottore... dai, era senza speranza XD
Muriomu ha detto…
Spero di vederlo presto, l'ambientazione mi piace moltissimo.

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