Horror 73





Il post di oggi e' un po' diverso dalle consuete impressioni sui libri che leggo. 
Oggi vorrei spendere qualche parola sul Nonantola Film Festival http://www.nonantolafilmfestival.it , rassegna di cortometraggi che viene organizzato nella cittadina dove vivo ogni anno all'inizio di maggio.
Sinceramente non vi avevo mai prestato l'attenzione dovuta, stretta come sono tra i doveri casalinghi e di madre che non mi lasciano molto altro spazio per fare altro.
Quest'anno invece ho avuto l'opportunita' di partecipare alla serata finale grazie alla presenza tra i finalisti di un corto realizzato da una compagnia di attori e registi non professionisti di cui fa parte una cara amica.

La particolarità del festival sono soprattutto le sue regole: realizzare un cortometraggio in quattro giorni, infatti la rassegna e' chiamata "Quattro giorni corti" partendo da un genere, sorteggiato a caso per ogni partecipante, e alcuni elementi che devono creare un filo conduttore per tutti i filmati.
Quest'anno gli elementi erano un palloncino, la frase "E' meglio non parlarne"e il cuoco Jerry Bosch; senza dimenticare di inserire una scena girata in paese, a Nonantola, in un luogo facilmente riconoscibile.

La Piccola Compagnia Cinetreatrale porta al Film Fstival e si aggiudica un posto nella finale con un piccolo horror di due minuti girato in modo amatoriale intitolato "Horror 73": un piccolo gioiellino che mostra come un piccolo gruppo di persone, con pochi mezzi, tanta passione e buona volontà possano aspirare a vette di certo non immaginate. 
I cliché del genere ci sono tutti e in una manciata di secondi la Compagnia riesce a creare la giusta atmosfera di tensione e suspense tipica del genere creando un legame con l'horror di ultima generazione, quello che intrappola i protagonisti in un luogo chiuso e li sottopone ai giochi crudeli di un mostro.
Un uomo chiama un cuoco professionista perché gli prepari una cena speciale per la moglie, ma gli esiti saranno imprevisti e la cena sara' in realta' un piano ben più macabro.
Il bianco e nero utilizzato per i momenti di vita quotidiana tra i due ragazzi  innamorati, così come il verde della telecamera a raggi infrarossi per le sequenze più prettamente horror, creano la giusta atmosfera e al di la' della semplicità della storia e della cadenza linguistica tipica del modenese, i ragazzi ci sanno fare e non sfigurano nel confronto con gli altri finalisti, in molti casi professionisti del cinema con più mezzi e attori professionisti. 

Complimenti alla Piccola Compagnia Cineteatrale e al loro coraggio! Non avranno vinto ma si sono di certo meritati una menzione speciale!

Se vi va potete vedere il corto in questione qui: http://www.youtube.com/watch?v=JrI2mXkUALA

E qui un altro corto, in questo caso di genere comico: http://www.youtube.com/watch?v=FQOClJlWLBU




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