Ode to a Lobster


L'altra sera mi è capitato di vedere finalmente un film la cui uscita mi aveva particolarmente incuriosito la scorsa stagione cinematografica.
Sto parlando di "The Lobster" (sì, avete letto bene, voi che conoscete un po' l'inglese, il titolo, tradotto in italiano è proprio "L'aragosta"!) con Colin Farrell, Rachel Weisz, Lèa Seydoux, Olivia Colman, regia del greco Yorgos Lanthimos, ma produzione anglosassone.

Fin dalle prime immagini ho capito di trovarmi di fronte ad un film "altro", uno di quei cult semi-sconosciuti  da fruire nella sala deserta di un cinema d'essay - e se si potesse ancora fumare nei luoghi pubblici la sala sarebbe satura di fumo - uno di quei film che quasi nessuna conosce ma che sono capaci di farti riflettere per giorni.

La trama è una delle più strambe in cui io sia incappata ultimamente:
In un futuro distopico molto molto vicino alla nostra realtà, è vietato essere sigle. L'amore è un obbligo e chi non ha mai trovato l'anima gemella, o l'ha persa per una morte improvvisa o una separazione,  viene forzatamente portato dalla polizia in un albergo dove gli è fatto obbligo trovare un nuovo compagno/a.
Qui ha poco più di un mese di tempo per accoppiarsi, al termine del quale se sarà ancora single verrà trasformato in un animale a sua scelta. E così ecco spiegato anche il titolo: l'aragosta è ciò in cui vorrebbe essere trasformato il nostro protagonista.


È così veniamo a parlare di lui, Colin Farrell, il bello e tenebroso di tanti film (e cito solo "Minority Report" che è tra i miei preferiti), che qui si trasforma in un umarell di quelli che trovi per strada intenti a controllare che i lavori di un cantiere procedano nel giusto modo: panzetta da birretta e divano, occhialoni alla Mike Bongiorno, baffoni antisesso.
Poi però c'è quella espressione... rassegnata, da uomo che le ha viste tutte e vuole solo che la vita finisca presto di metterlo alla prova, quello sguardo vacuo, perso nel vuoto, che lo rende perfetto, commovente, solitario, perso.
Colin, lasciato dalla moglie, è costretto ad andare in uno di questi squallidi alberghi e sottoporsi a questo tristissimo gioco delle coppie. Uomini appesantiti dagli anni e dalla vita, donne sole e disperate, cercano di trovare un compagno per non diventare animali e venire uccisi.
Io al loro posto credo avrei deciso di buttarmi da una finestra molto alta come fa effettivamente un ospite dell'albergo...
Ma il nostro Colin NO!  dietro la sua espressione rassegnata decide di voler vivere ancora!! Tenta di convivere con una donna spietata e fredda che ovviamente non lo ama e poi decide di prendere la via dei boschi e unirsi ai "solitari", colore che si oppongono a questo stato di cose.
Ma come spesso succede... Si passa dalla padella alla brace...

Il leader dei solitari, una magnifica Lea Seydoux, è una leader fredda e spietata, peggio della prima che vi citato sopra, che vieta al suo gruppo qualsiasi rapporto amoroso.
Quindi cosa succederà quando Colin-umarell si innamorerà di Rachel Weisz??
La fotografia fredda e diafana rende alla perfezione questo gelo sentimentale, il freddo dei rapporti mi penetra nelle ossa e mi fa rabbrividire seppure sia una calda serata di fine estate.
Tutti i personaggi, Farrell e Seydoux tra tutti, sembrano persone rassegnate, lei addirittura priva di sentimenti, per contrastare questa imposizione dell'alto.
L'amore imposto diventa disamore, convivenza di facciata senza sentimenti e l'atmosfera ricorda molto da vicino classici distopici come il capolavoro di Truffaut "Fahrenheit 451". Se là erano i libri a bruciare, qui a venire estirpati sono i rapporti interpersonali veri e sentiti.

Se i film fracassoni e troppo americani vi hanno stufato da tempo, se cercate un film d'autore che vi faccia riflettere, recuperate questa "aragosta" e riscoprite un piccolo film sconosciuto ma che sicuramente vi sorprenderà.

Commenti

elena ha detto…
Sì, lo ricordo! Ricordo di aver visto il trailer e di aver chiesto al consorte se gli andava di andare a vederlo ma poi, come ci capita il 90% delle volte ce lo siamo persi! Da quanto hai scritto tu è assolutamente da recuperare :)
Unknown ha detto…
Maniaca delle liste come sono, mi scrivo anche tutti i film che vorrei vedere! (sai la soddisfazione quando ne spunto uno??) Questo era nella lista di quelli della scorsa stagione e l'ho recuperato solo l'altra sera grazie a Sky, perché sarà rimasto nelle sale un giorno, anzi forse un pomeriggio!
Se ti piacciono le pellicole particolari e che ti lasciano con un senso di sospensione, allora, da vedere assolutamente! A me è piaciuto tantissimo!

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